Il lavoro procede più lentamente di quanto vorrei. Un po’ è forse colpa mia, tutto sommato sto ancora imparando. Però ci sono anche degli ostacoli oggettivi. Facciamo un esempio: le riunioni. A Bruxelles se organizzi una riunione alle 5 del pomeriggio va bene a tutti e si presenteranno da te alle 5 meno 10. Qui la prassi è diversa. Una riunione dopo le 3h30 del pomeriggio non è accettabile, anche perché le riunioni iniziano spesso con una mezz’oretta di calma.
Però poi le cose vengono fatte, non si sa come. C’è una elasticità, una malleabilità mentale che è facile scambiare per pressappochismo. Un esempio: l’altro giorno ero nell’ufficio di un collega e un’assistente lo stava aiutando a mandare un’email che non voleva partire. Sai quando sei convinto d’avere l’indirizzo corretto e la mail ti torna indietro. Chissà com’è chissà perché e tutti ad interrogarsi sul motivo che impediva alla mail di partire. Faccio notare che il server dice che l’indirizzo non è corretto. Dice il collega: ah, allora aspetta provo a mettere le iniziali del nome in maiuscolo o forse ci metto un punto qui o uno spazio lì. Io inorridisco: gli spazi non sono accettati nell’ortografia degli indirizzi email, che peraltro non riconoscono differenze tra maiuscole e minuscole, infine i puntini mica li puoi mettere a caso! Inorridisco ma me ne sto zitto. E meno male, perché una volta aggiustato l’indirizzo con questi arrangiamenti raffazzonati il server ha fatto partire la mail. Sicuramente era un server africano, pressappochista pure lui.
Ne devi vedere ancora di cose in questo paese.
RispondiEliminaUa volta feci riverniciare ua porta metallica in blu, mi ritrovai mezza parete blu, oltre che naturalmente il pavimento. Alle mie rimostranze il pittore si incavolò pure perchè asseriva che il suo lavoro era stato fatto: la porta era blu.
... e te e potrei fare migliaia di questi esempi ...
Con la spiaggia vicino, non ci verrei nemmeno io ad una riunione dopo le 15:30....
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