Nouakchott non è sul mare, l’hanno costruita a una decina di kilometri dall’acqua. È una cosa strana, in apparenza. Hai un deserto che ti assedia e decidi di voltare le spalle all’oceano. Eppure a guardar bene per la società nomade berbera l’oceano è la vera barriera mentre il deserto è una via di comunicazione, di commerci. Non a caso Nouakchott negli anni si è ingrandita verso il deserto, perché via via che i nomadi si stanziavano alla periferia della città lo facevano venendo dall’interno. Insomma non ci sono spiagge cittadine e per andare al mare bisogna fare quindici/venti km almeno. Meno male ci sono gli amici e in spiaggia vado con loro.
Ci sono due tipi di spiagge intorno a Nouakchott. Ci sono ottocento kilometri di spiaggia selvaggia, incontaminata e vuota e poi c’è ‘Les Sultanes’ che è quanto di più simile a uno stabilimento balneare la Mauritania abbia da offire. In pratica, una baracca di paglia che fa da bar/ristorante e che affitta sdraio e ombrelloni da piantare a richiesta. È un posto per toubab, per bianchi, si vede dai prezzi e dal fatto che vende bevande alcoliche.
La settimana scorsa, prima dell’attentato e degli scontri a fuoco di questi giorni, ero a Les Sultanes con la solita banda di spagnoli (i quali ho appurato girano sempre in gruppi di almeno dieci). Al bar conosciamo un altro spagnolo che a vederlo così pensi sia un altro di questi loschi trafficanti bianchi che si incontrano spesso qui. E invece è il capo di Coca-Cola Mauritania. Ma le due cose non sono necessariamente in contraddizione. Comunque dopo la giornata di mare ci convince a tornare a Nouakchott passando per la spiaggia invece che per la strada asfaltata, che corre parallela 5 km nell’interno. Dice che lui riconosce il sentiero che alle porte della città bisogna prendere per rientrare in città e che lui col suo 4x4 andrà davanti e noi col nostro possiamo seguirlo. Nel rapido consulto tra noi vengono fuori i seguenti dubbi: non abbiamo esperienza di guida con le ridotte e per di più su sabbia, dune e burroni, è buio ormai e la marea si sta alzando velocemente, se ci assaltano di notte in spiaggia non possiamo sperare nell’aiuto di nessuno, non conosciamo in realtà questo spagnolo che ci ha proposto di formare questa carovana e infine il nostro 4x4 è vecchio e stanco. A tutto questo va aggiunto che per venire in spiaggia siamo passati dal check point militare all’uscita della città e in teoria dovremmo rientrare attraverso un altro check point per segnalare che siamo rientrati in città. Se passiamo dalla spiaggia nessuno saprà che siamo rientrati in città e la polizia potrebbe risentirsi. Ponderati superficialmente i pro e i contro decidiamo che l’avventura vale la pena e affrontiamo la sabbia. In fondo si tratta di pochi kilometri.
Nella mezz’ora di viaggio ci insabbiamo varie volte ma tutto sommato ce la caviamo e anzi c’è da divertirsi. Arriviamo quasi alle porte di Nouakchott quando ci insabbiamo ancora una volta e questa volta la nostra guida non ci aspetta, forse perché ormai eravamo quasi arrivati. Solo che a questo punto non sappiamo più dov’è il sentiero e quindi andiamo dritti fino al porto dei pescatori. Sono quasi le 20h, è l’ora in cui i pescatori tornano dalla giornata con il carico di pesce e mettono a secco le piroghe. Per noi significa fare lo slalom a passo d’uomo tra barche, carriole, bancarelle, montagne di pesce, donne che sedute per terra preparano il tè e bambini che corrono in ogni direzione. Dando meno fastidio possibile usciamo dal mercato e ci infiliamo nel traffico. Ormai siamo arrivati
Beh mi sembra che questa "vita fatta di sole cene con amici/colleghi" non ti stia + tanto "stretta".
RispondiEliminaahahah, aspetta di leggere il prox post...
RispondiEliminahai raccontato il tuo pomeriggio al mare di cui mi parlavi l'altro giorno quando avevi intenzione di andare in spiaggia?
RispondiEliminaHanno scelto di essere lontani dal mare per un semplice motivo ben conosciuto dagli antichi: i nemici vengono dal mare. Qui il nemico è il mare. Lo stadio Olimpico (che impressione può fare a me di fede romanista questo nome appiccicato ad un campetto d'oratorio), tanto per darti un'idea, si trova un metro sotto il livello del mare.
RispondiEliminaUn vrai voyage via tes notes . Merci ! Amitiés Roland
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