Da qui non è che abbia un buon punto d’osservazione per seguire gli avvenimenti esteri. La televisione in casa prende soltanto canali in arabo e comunque la televisione mauritana è sotto controllo governativo. Leggo le notizie on line ma la lentezza della connessione mi impedisce di guardare video. Vivo perciò con relativo distacco gli avvenimenti in Tunisia, Algeria, Egitto e Yemen. Leggo tutto ma, abituato come sono ad un continuo flusso di video d’informazione e reportage, non sento lo stesso peso specifico degli eventi per quanto riconosca il momento storico.
I miei amici mi chiedono se la stessa cosa potrebbe succedere qui. Non so rispondere, il presidente sembra avere il controllo saldo e la popolazione non sembra aver voglia di rivoltarsi. Ma non è quello che si pensava della Tunisia e dell’Egitto?
I giornali dicono che queste rivoluzioni sono organizzate su twitter e si propagano via facebook. Spero sia vero, è bello vedere che internet può davvero essere uno strumento di libertà ed espressione popolare. In Mauritania sia facebook che twitter sono permessi ed infatti l’uomo che la scorsa settimana si è dato la morte incendiandosi dentro la propria auto ha lasciato il suo messaggio di addio su facebook.
In attesa di vedere se i mauritani faranno come i tunisini e gli egiziani rifletto sulla modernità che arriva tutta insieme via internet. Tante persone che non sono mai uscite dal paese hanno improvvisamente accesso a tutto quel che c’è su internet ed è un’overdose di libertà che provoca effetti strani ma divertenti. L’altro giorno passeggiavo verso casa di un amico e su un muro ho visto un graffito che leggeva “G-Unit represents”, tipico slang da rapper americani. Dimmi te che c'entra. Ogni tanto in giro si vedono ragazze more (le arabe, per distinguerle dalle nere) vestite mischiando l'abito tradizionale e lo stile di Miami Beach. Ma il caso più divertente è quello di un ragazzo nero che vedo sempre all’incrocio davanti a casa mia dove vedo sempre la stessa decina di persone a chiedere l’elemosina. Questo ragazzo sui 20 è lì che gira per le macchine spingendo sua nonna in carrozzella. La nonna è vestita alla mauritana e porge il palmo per ricevere monete, il ragazzo è vestito come Kanye West in concerto al Madison Square Garden e ascolta la musica con un lettore mp3.
In attesa della rivoluzione la nuova generazione di Nouakchott è pronta per una discoteca e un MacDonald's, purché halal.
Meno male che la tua connessione internet se ben lenta, ti permette di continuare il tuo blog. In Egitto gran casino (io i video li vedo)
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